"Rai Radio 1 chiede adesioni per la campagna No Women No Panel - Senza donne non se ne parla, per una presenza equilibrata dei generi in tutte le discussioni pubbliche." Giustissimo. E aggiunge le parole della promotrice "Questa azione significa che le donne esperte diventano visibili, i loro punti di vista vengono ascoltati e diventano riferimenti nel loro campo. Inoltre, diventano esempi dei possibili percorsi di carriera per le nuove generazioni”. E anche questo è più che giusto. Ma è possibile che, proprio parlando di "presenza equilibrata dei generi", nessuno si sia accorto che questa manca totalmente nella famiglia separata? Che nessuno si sia accorto che nel 90% dei casi (naturalmente è iniquo anche l'altro 10%) il padre viene emarginato e gli viene riconosciuto solo un mortificante "diritto di visita"? Forse i padri non sono in grado di guidare le nuove generazioni nei percorsi di vita, o forse i percorsi di vita sono meno importanti dei "percorsi di carriera"? Qual è il messaggio culturale della "visita"? Tu, estraneo alla famiglia, vieni sotto casa e suoni il campanello. Se ti va bene, ogni tanto ti viene aperto; per un limitato intervallo di tempo , naturalmente.
Noi non siamo d'accordo. E per questo diciamo a voce alta: "No fathers, no family - Senza padri non c'è famiglia".